Trattoria Via Vai - Bolzone

La Cucina

Ennio Morricone usò solo tre note per costruire l’ipnotica colonna sonora di “Metti una sera a cena”… una bossa nova sensuale ancora oggi indimenticata e attualissima. Le Corbusier, nel definire il diaframma “Verso una Architettura”, scrisse che non si tratta altro che di stabilire rapporti emozionali con materiali grezzi. Semplicità e ordine dialogano con passione e senso di intenzioni. In musica, nel design… in cucina. La cucina di Stefano Fagioli, mancato architetto convertito ai fornelli, racconta da 30 anni una storia di sapori costanti, ma che si rinnovano ogni sera. Il motivo? “La passione evolve insieme alla crescita, alle esperienze che fai, alle persone che incontri. Non cucinerei mai un piatto che non mangerei io”. I piatti della memoria sono e restano i Risotti nelle sue forme stagionali, i Tortelli Cremaschi, i Patè che i clienti chiedono tutto l’anno. “Sono affezionato alle ricette semplici, come Riso e Rape e la Minestra di Riso e Fegatini, e a quelle che nascono dall’intuizione, come il Coniglio ripieno di Pipetto, uno dei piatti dove la tecnica va oltre il forno e la cottura in umido. E la Caponata e Pipetto? Tirar fuori da verza, aglio, brodo e Parmigiano qualcosa di semplicemente goloso è ogni volta uno stimolo nuovo”. Con l’aiuto dei giovani chef, la cucina rimane attaccata alla tradizione trentennale della cucina di Stefano, aggiungendo un tocco di modernità. In aggiunta al menù coronato da tortelli cremaschi, salame con giardiniera e guance brasate ci si trova davanti ad un tripudio di nuovi sapori come il cosciotto d’anatra con salsa all’arancia, ravioli d’anatra, scaloppa di fegato grasso, trippa e marbré di lepre.

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