La scelta dei Vini
“Le mie passioni? Il vino, il vecchio rock, il design… i semini dello studio dell’architettura mi sono rimasti, aiutandomi a pensare, quando scelgo un vino, alla prospettiva del viaggio che voglio esperire o che voglio proporre all’ospite” .
Quando nasce il Via Vai, Stefano e Marco “studiano” sulla Guida Veronelli. “Andavamo dai produttori in Piemonte, in Oltrepò, nel Collio, in Alto Adige, nel Piacentino. Siamo stati tra i primi in zona a organizzare le degustazioni con i produttori”, ricorda Stefano.
La passione evolve di pari passo alla crescita. I gusti veronelliani gli inizi hanno fornito un imprinting sensoriale aperto, curioso, evolutivo, lontano dai condizionamenti di mercato a favore dell’ascolto del prodotto e di chi lo fa.
“Mi piacciono i vini buoni, che nascono in vigna e non vengono stravolti senza senso. Mi piace capire la ragione che c’è dietro la scelta di una barrique, ho una predilezione per il Piemonte e la Borgogna, per i piccoli vignaioli che non si piegano e sanno fare ottime etichette, per gli Champagne che invogliano a riempire la coppa. Cognac e Calvados le scelte del cuore per continuare una buona conversazione senza fretta dopo cena”.